Iconografia di Fausto Papetti

Attivo dal 1955 al 1999, anno della sua scomparsa, il sassofonista italiano Fausto Papetti fu un Re Mida della discografia italiana, con all’attivo centinaia di dischi distribuiti in tutto il mondo, e che quasi sempre raggiungevano i vertici delle classifiche di vendita.

Papetti ebbe la felice intuizione, mai abbandonata, di riproporre i successi del periodo in chiave “easy listening”, con il suo inconfondibile sax alto, un personalissimo stile musicale, molto imitato. 

Altra caratteristica del suo “brand” discografico era la presenza di nudi femminili sulle copertine dei suoi dischi, copertine molto audaci se si considera che buona parte di questa produzione risale agli anni ’60. Erano immagini raffinate e mai volgari, un “erotismo-chic” che ben si sposava con il sound del suo sax, e con gli arrangiamenti che richiamavano a loro volta atmosfere romantiche e sensuali. 

Papetti ha pubblicato ufficialmente, nel corso degli anni, 50 raccolte di brani, molte delle quali numerate, ma tra ristampe, raccolte di successi, e quant’altro si arriva a una produzione oggi incalcolabile, che si dovrebbe aggirare sulle 300 pubblicazioni. Numeri oggi impensabili per un qualsiasi musicista anche di grande successo. 

Ho qui raccolto una selezione, limitatissima rispetto alla sua produzione, di alcune copertine che ben testimoniano l’iconografia di questo musicista, oggi ricordato da molti anche per tale caratteristica. Copertine all’epoca accessibili a tutti, ma oggi impubblicabili, ad esempio su Facebook, o su altri social media, e che ci danno la misura di quanto il trend bacchettone e censorio sul nudo abbia preso il sopravvento sui media mainstream, come una sorta di schizofrenico ritorno agli anni ’50.  

Una risposta a “Iconografia di Fausto Papetti”

  1. Avatar Marcello Infantellina
    Marcello Infantellina

    Grandi copertine!!!

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