Gli Stickers Fiorucci

Gli “stickers” Fiorucci furono pubblicati nel 1984 dalla Panini, e rappresentarono all’epoca un vero e proprio fenomeno editoriale, ma anche estetico. Pare siano state vendute circa 25 milioni di bustine, e contribuirono non di poco, con la loro diffusione, a rilanciare e “ringiovanire” il marchio Fiorucci, ma anche a dettare l’estetica, l’immaginario grafico giovanile di quegli anni, assorbito in pieno dal movimento “paninaro”, che proprio in quegli anni cominciava ad affermarsi in tutta Italia.

A riguardarle oggi stupisce il forte potere evocativo di quel periodo.

Erano caratterizzate da una grafica semplice, stile bozza, dai colori accesi e fluorescenti e un certo richiamo all’iconografia degli anni 50 (tipico di Fiorucci). Anche l’album si presentava diverso dai canoni: era un raccoglitore in cartone plastificato con una ventina di “schede mobili” all’interno, su cui attaccare le figurine, le quali più che nell’album finivano sui nostri diari scolastici, sui nostri motorini o su qualunque supporto decorabile.

Tra le 200 dell’intera raccolta ho scelto le 20 che mi hanno procurato una maggiore “vibrazione” nostalgica, ma se cercate in rete le trovate ancora tutte in vendita, soprattutto su Ebay (dal quale ho attinto per questa carrellata) a circa £1.50 l’una. Sono infatti ambitissime dai collezionisti (soprattutto il raccoglitore) e sono anche state oggetto di una mostra di grande successo, l’anno scorso, al Museo Panini di Modena.

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